L'INIZIATIVA DI BUTTERFLY ARC

Volo di farfalle sugli sposi: Cento euro per nozze esclusive

Vengono messe in vendita a sette euro l'una e spedite in apposite confezioni per essere liberate in aria al posto del riso. Il ricavato reinvestito nel «museo» MONTEGROTTO. Farfalle da liberare in cielo al posto del riso per gli sposi novelli. Si chiama «butterfly wedding» ed è la nuova iniziativa lanciata dalla Butterfly Arc di Montegrotto che dal 1988 è uno tra i più importanti centri museali e casa delle farfalle. Negli Stati Uniti il fenomeno è diventato una vera e propria moda che sbarca ora in Italia con la «benedizione» dell?associazione «Amici della Terra». Il costo è di 7 euro a farfalla, più 10 centesimi a bustina se si vuole aggiungere un tocco di fantasia con il nome degli sposi da festeggiare. Le spese di spedizione sono a parte. Gli animaletti (minimo 15) vengono inviati a pochi giorni dalla nascita, racchiuse all?interno di foglietti piegati a triangolo (per non rovinare le ali) e in scatole coibentate appositamente studiate. Il tutto via corriere e su prenotazione, almeno 60 giorni prima dall'evento che si vuole celebrare, così da permettere agli entomologi di allevarne in apposite quantità. Nel giorno nuziale, basterà posizionarle per qualche minuto al sole o sotto una lampada in modo che si riscaldino e inizino a «sfarfallare». Infine lo «spettacolo»: le farfalle si risvegliano e volteggiano tra gli invitati allontanandosi poi tra il verde della natura. Con buon auspicio per sposi e festeggiati.



Basti ricordare, infatti, che per la mitologia greca erano anche simbolo dell'anima e dell'amore eterno. Gli indiani americani raccontano invece che se si prende una farfalla e si sussurra un desiderio all'«orecchio» liberandola, ogni nostro sogno si avvererà. Insomma, un regalo indimenticabile per gli amici più cari, ma anche un bene per la natura e l'ambiente che ci circonda. Ne è convinto il fondatore e responsabile scientifico di Butterfly Arc, Enzo Moretto. «L'idea - ha spiegato - rimarrà in fase sperimentale fino a tutto il 2007. L'obiettivo è quello di promuovere il contatto con la natura attraverso il principio della sostenibilità con metodi riconosciuti, ma anche di creare posti di lavoro, dare spazio ai giovani ricercatori e riportare le farfalle sul territorio visto che ormai stanno scomparendo». Le crisalidi vengono allevate (e non catturate) all'interno di un'oasi di dieci ettari immersa nell'area del Parco Colli tra migliaia di fiori, piante autoctone e alberi da frutto. Si tratta di specie comuni tra cui vanesse e cavolaie abituate a migrare in tutta Europa e fino al Nord Africa. Nessuna «tratta» di rarità esotiche o protette, dunque, ma farfalle del posto che, una volta libere, vivono tranquillamente in natura per tutto il loro ciclo che dura all'i ncirca una settimana. E poiché sono delle «grandi viaggiatrici» in pochi giorni possono andare da Milano a Berlino ad una velocità di 30 chilometri all'ora. «Può capitare che qualcuno ci chieda di poter acquistare varietà non comuni. La legge non lo vieta, ma noi facciamo firmare una liberatoria che prevede l'obbligo di non liberarli in natura». Tutti i proventi della vendita sono investiti nella «fattoria delle farfalle». «Il bilancio scorso - ha puntualizzato Moretto - è stato di 3.000 euro che bastano appena a coprire i costi del progetto. Per riuscire ad inviare una farfalla, infatti, bisogna allevarne almeno una decina che poi vengono liberate senza alcun rischio, ma anzi con molti benefici per la natura o l'uomo. Questi insetti non portano malattie né creano danni all'habitat. Inoltre il 10% è devoluto all?associazione «Amici della Terra».

Per informazioni, si più contattare Butterfly Arc (049/8910189) o
visitare i siti
www.butterflywedding.org
www.butterflyarc.it.

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